didattica

Durante i suoi anni di apprendistato, Massimiliano Génot ha avuto occasione di studiare con alcuni dei più illustri esponenti del concertismo e della didattica internazionale, come Aldo Ciccolini, Maria Tipo, Lazar Berman Piero Rattalino, con i quali ha intrapreso intensi percorsi di studio. Con Tiziano Poli ha approfondito lo studio della fisiologia  della tecnica pianistica, e ha seguìto  master classes di Paul Badura-Skoda, Riccardo Risaliti, Bruno Mezzena, Alexander Lonquich, Charles Rosen, Gyorgy Sandor, Claude Helffer, Joaquim Soriano ed altri.
L’incontro con il pianista e restauratore Flavio Ponzi gli ha rivelato la complessa ed affascinante problematica legata al riutilizzo dei pianoforti storici dell’epoca romantica, e le sue implicazioni nell’interpretazione contemporanea. Prendendo spunto da tutte queste esperienze e filtrandole attraverso la sua sensibilità, Massimiliano Génot  ha elaborato un approccio didattico di tipo  interdisciplinare, basato essenzialmente sui punti seguenti:


1)    Fisiologia della tecnica pianistica

Studio dell’anatomia dell’arto superiore, della sua funzionalità, e analisi della tecnica pianistica dal punto di vista  statico e cinetico, ossia del calcolo delle forze, delle masse e dei movimenti che entrano nel complesso gioco pianistico.
Questo studio è indispensabile per costruire su basi oggettive e scientifiche la tecnica strumentale.


2)   Analisi del testo musicale ai fini interpretativi.

Questo tipo di analisi cerca di mettere in rilievo la dialettica tensione/distensione che sta alla base del linguaggio musicale occidentale, nelle sue varie declinazioni: analisi della melodia, del contrappunto, dell’ armonia, del ritmo, della fraseologia, della grande forma, etc…


3)     Ricodificazione dell’analisi nel momento esecutivo

In questa fase si individueranno le tecniche strumentali più idonee a comunicare gli aspetti salienti del testo emersi dall’ analisi. Saranno così considerati vari tipi di tocco, di fraseggio, di gestualità, alla ricerca di una retorica espositiva personalizzata per ogni discente.


4)    Studio dei trattati storici di interpretazione, delle registrazioni di interpreti di importanza storica e dell’evoluzione organologica del pianoforte nel corso del XIX secolo

Questi momenti, pur tra loro distinti, permettono complessivamente la scoperta di diverse opzioni interpretative e di nuovi “paesaggi sonori“ che metterano il discente di fronte alla possibilità di crearsi un ampio contesto di riferimenti dai quali potrà attingere per elaborare la sua particolare poetica

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